Mi fingo un fungo nel fango
Mi spingo nel fango,
lo vango, mi ungo,
mi infrango, mi pungo,
a lungo mi stendo
intingo le unghie
nell’umido fungo
indomito piango
mi allungo, poi svengo.
E quando rinvengo
solingo mi impongo:
Rimango nel rango,
Mi oppongo!,
Ci tengo!
Non resto nel fango!
Adesso mi spendo!
Allora mi cingo
i fianchi di pongo,
la Panda rivendo
assai furibondo
ripongo il mio mango,
lo mando a Cipango,
nuotando risalgo
le onde dell’Indo
e in Cina poi giungo
stremato e solingo
di china assai intingo
il pennello più lungo
e infine dipingo
il mio fragile fungo.
Poi stanco mi espongo
al sole e mi stingo,
le dita mi stringo
pensandoci a fondo
e a lungo rimpiango
di non essere un fungo.