Immagine nel tempo
Una pubblicità ben fatta è comunque destinata nell’arco di un breve periodo a scomparire. Un marchio diventa efficace se dura nel tempo. Vedere dopo molti anni simboli che continuano a comunicare ed a svolgere ancora egregiamente la loro funzione, è una delle soddisfazioni più grandi per uno studio grafico.
Soprattutto quando si è passato il testimone della creatività ad altri studi, vedere che il marchio è ancora lo stesso, che le linee guida dell’immagine coordinata ancora rispettate, rappresenta una conferma che si è lavorato bene e che la progettazione ha funzionato.
Per questo ci sembra interessante riproporre a distanza di anni il percorso progettuale di alcuni marchi: iniziamo con QC&I realizzato nel 1998.
QC&I
organismo di certificazione biologica.
Il segno grafico trae origine dalla scrittura cancelleresca che appare, nella sua forma compiuta, nell’opuscolo “La operina di Ludovico Vicentino da imparare di scrivere littera cancellerescha”, pubblicato a Roma intorno al 1525.
L’idea del marchio nasce infatti dal modo particolare di scrivere la “Q” maiuscola nella scrittura cancelleresca. Nel nostro simbolo però, invece di concludersi con il tratto finale in basso a destra, la lettera ritorna su sé stessa, distendendosi in due volute prima di ripetersi, uguale ma contraria, nella forma riccioluta iniziale.
Questo fregio è un segnale preciso per l’identificazione della QC&I, perché, proprio per il fatto di essere autografo, gestuale, calligrafico, diventa firma, sigillo, garanzia di qualità. La scelta di un segno calligrafico vuole quindi sottolineare il nostro compito specifico, che non è quello di “vendere” il prodotto, bensì quello di certificare la corrispondenza tra l’impegno del produttore controllato e le effettive caratteristiche del suo prodotto.