9 Ottobre 2018

Un piano Tuttogreen

Creare un piano editoriale è un’operazione tutt’altro che scontata. Perché fare comunicazione non è solo dare un bel vestito ad un messaggio, ma è anche produrre contenuti, meglio se di qualità.
Per questo, quando dovevamo creare la content strategy del Credito Cooperativo, abbiamo pensato ai temi più adatti a questa realtà bancaria e ci siamo rivolti a chi aveva le carte in regola per parlarne con autorevolezza. E per il mondo green, con il quale si identifica una banca del territorio come la BCC, lo abbiamo chiesto a Rossella Vignoli, fondatrice e responsabile editoriale di Tuttogreen.it, portale online di notizie ed attualità green.

Il lavoro di squadra insieme a Tuttogreen, ci ha consentito di affrontare tematiche a noi care con approfondimenti puntuali e interessanti per il pubblico a cui dovevamo rivolgerci, tuttavia senza parlare direttamente di banca. I valori del Credito Cooperativo sono infatti valori condivisi da molte persone, quindi abbiamo cercato di raccontarli attraverso gli ambiti consueti della banca: impresa, famiglia, territorio, giovani, provando a metterci nei loro panni. Abbiamo parlato di sostenibilità e più in generale del vivere “green” e di cosa rappresenta oggi per la comunità essere sensibili a questo fronte.
La qualità di contenuti originali ha premiato in termini di visibilità, con crescenti interazioni da parte degli utenti. A supporto di questo aspetto anche la coerenza stilistica con la quale si è cercato di produrre i contenuti, ha facilitato la riconoscibilità del brand e ne ha potenziato l’efficacia.
Il piano editoriale ha dato i suoi frutti nel tempo: la costante presenza sui social e gli articoli a firma Tuttogreen, hanno saputo creare una brand reputation pur senza attivare campagne di fan acquisition su Facebook. Le visualizzazioni sui social hanno infatti raggiunto cifre ragguardevoli (oltre 3.900.000) senza parlare di prodotti in vendita, bensì di valori istituzionali.

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Abbiamo chiesto a Rossella Vignoli di Tuttogreen di raccontarci il suo punto di vista su questa esperienza insieme.

Parlare di sostenibilità oggi è una moda o una necessità?

“Certo, oggi la parola ‘sostenibilità’ è usata per un po’ dovunque, per vendere automobili, nella comunicazione di marchi di ogni tipo, per incoraggiare i paesi a ridurre le loro emissioni di gas serra, dai politi per parlare a chi ha cuore il Pianeta… È così usata da diventare quasi ‘sospetta’.

Allora, ecco qualche dato, per mettere in luce la reale portata del problema e rispondere a questa domanda: oggi il 20% della popolazione mondiale consuma l’80% delle risorse naturali.

Un miliardo e mezzo di persone, ovvero il 25% della popolazione mondiale, non hanno accesso ad acqua potabile sicura.
Tra il 1990 e il 2000, la superficie del globo ricoperta di foreste è diminuita di 94 milioni di ettari in tutto il mondo, un’area pari a 2 volte l’Italia.
Alcuni Stati altamente industrializzati, come gli Stati Uniti, sono responsabili del 20% delle emissioni globali di CO2 nell’atmosfera, pur rappresentando meno del 5% della popolazione mondiale e occupando il 7% della superficie terrestre mondiale.

Questo per dire che, mentre le risorse del nostro Pianeta si stanno esaurendo, aumentano le disuguaglianze tra la popolazione mondiale. Per questo l’attuale modello di sviluppo imposto dai Paesi occidentali più avanzati non solo non è equo, ma non è neppure sostenibile nel medio termine.

Quindi, riguardo alla sostenibilità, non possiamo parlare di moda, ma di necessità, per non compromettere l’esistenza delle generazioni future e impedire loro di soddisfare i propri bisogni.”

Qual è la prerogativa principale di collaborare con uno studio di comunicazione?

“La comunicazione, sia mediatica che pubblicitaria, è un elemento chiave della strategia di sviluppo di un’azienda, che si affida ad una agenzia per gestire tutti gli aspetti strategici e operativi di una campagna dalla selezione dei partner al follow-up operativo del progetto, compresa la fase di negoziazione dei prezzi.

Lavorare con un’agenzia di comunicazione è fondamentale anche per un editore che produce dei contenuti per se e conto terzi (come Tuttogreen), perché permette di lavorare direttamente sui testi, bilanciandoli e armonizzandoli con i desiderata del cliente, grazie all’intermediazione dell’agenzia, ma concentrandosi sempre sul solo lavoro editoriale, senza farsi distrarre dalle diverse richieste del cliente e dall’operatività immediata.”

Come si riesce a coniugare il tema ‘green’ ad una banca?

“La sostenibilità è un tema oggi affrontato anche dalle banche, grazie ad una maggiore disponibilità degli investitori a combinare il profitto economico con la tutela dell’ambiente. Questo comporta un significativo ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi bancari volti soddisfare i nuovi standard etici richiesti dai consumatori.

E non solo. La nuova banca ‘green’ si interessa ad una gestione che rispetti principi di diversità e uguaglianza, che nella gestione dei beni immobili tenga conto degli standard sociali e ambientali, che segua nuovi requisiti nella scelta dei fornitori di beni e servizi.

Tutto questo rispecchia appieno i valori su cui si fonda anche il nostro sito Tuttogreen.it. E ci risulta facile comunicare questi valori, perché li sentiamo nelle nostre corde.”